ERA SCRITTO

04.02.2023 12:34

Quella che solo fino a qualche giorno fa era sensazione, negli ultimi dieci giorni si è trasformata in triste certezza: “il peggior nemico del PD è il PD stesso”.

Ma attenzione, non parlo dei milioni di elettori che fedelmente si sono affidati anima e cuore al partito, ma di chi in questi ultimi anni il partito lo ha definitivamente demolito.

Dall'uscita di scena della "catastrofe Renzi", quello che sarebbe dovuto diventare il fiore all'occhiello del Paese si è giorno dopo giorno sgretolato tra burocrazia e scelte sbagliate, tra la vetustità che neppure il primo PCUS di brezneviana memoria, fino alle decine di correnti tra Zenit e Nadir che non fanno che confondere l'elettorato, il tutto condito da un organizzazione propagandistica che neanche in Zimbawe (con sommo rispetto per il paese africano)...

L'ultima perla in ordine cronologico dopo l'affaire Giarrusso è quella dell'anarchico Cospito, dove si è riusciti nell'improbo compito di permettere ad una parte della destra di far credere al Paese che il PD appoggi anarchia e mafia e sia ostile al 41bis, perché questo è ciò che arriva alla gente comune.

Al volgo, alla popolazione che giornalmente vede aumentare il carrello della spesa i carburanti, l'energia gli affitti e di tutto di più, risulta che il PD invece che occuparsi di inflazione si preoccupi che uno dei tanti anarchici in carcere, debba essere giudicato dal popolo anziché dagli organi competenti.

Siamo confusi, si... parlo di noi elettori, di quelli da sempre poco convinti perché non appecorati ai diktat, non capiamo come dal 40 e passa per cento delle europee del 2014 si sia potuti cadere così in basso da far passare i grillini per i Churchill del nuovo millennio.

Serve guardarsi dentro caro partitone, e togliere le caccole che albergano in quello che si autodefinisce “icona della libertà”, perché come spesso amo ripetere: “nell'eccesso di democrazia godono solo i fanatici” poi come si dice sgammaticando il latino: Fate vobis!