ILLUSO

23.10.2016 06:34

Sono un illuso lo ammetto, anzi, uno stupido illuso.

Ho sempre pensato nella mia incrollabile innocenza che ogni lavoro dovesse essere compiuto con dedizione e in alcuni casi con vero e proprio spirito di sacrificio e l'assoluta missione di dedicarsi agli altri.

Penso ad esempio alle forze dell'ordine, ai sacerdoti, agli infermieri e ai medici, ognuna di queste figure rimanda in qualche modo all'abnegazione per il proprio dovere, il medico poi, ha pure l'obbligo di soggiacere ad un arcaico giuramento, che stillato qualche millennio fa ancora "dovrebbe" illuminare le coscienze.

Ma così non è, perché spesso, mischiare il sacro col profano, o per meglio dire, il sacro con la scienza non porta buoni frutti.

Io sono credente, e contrario all'aborto come mezzo anticoncezionale, ma un conto è la prevenzione,  ben altra cosa è la terapia ed io non sono che un povero meccanico illetterato, ma una cosa ho certa nella mente.

Ippocrate insegnava che di fronte agli ammalati, ai bisognosi, ai feriti e ai moribondi, non si doveva tentennare, nessuno tra i sapienti dell'epoca poteva esimersi dal prestare soccorso a chi ne avesse avuto bisogno, foss'egli anche stato l'ultimo dei tiranni.

Nell'anno duemila sedicesimo invece ancora abbiamo dottori che si avvalgono della facoltà di non intervenire in nome di una non ben chiara obbiezione di diritto alla vita per un embrione a scapito della morte di un essere formato.

Se sei credente, sei sei certo che un Dio esista, che tu sia l'ultimo dei mendicanti o il il nobel per la medicina non puoi avere dubbi sul suo pensiero in proposito, non puoi credere che per cercare di salvare una vita già condannata egli si bei della morte del tutto, come Sansone con i filistei, il Dio che ha creato questo mondo, questa vita, non può essere un Dio della guerra e non può essere un Dio che ti obbliga a non intervenire quando potresti salvare almeno una vita.

Se la tua missione è dunque quella di salvare anime, cambia lavoro, c'è grave carenza di parroci, di medici ne abbiamo a bizzeffe e meglio se non obbiettori.

MM